PROGETTI DI PREVENZIONE

Ritengo che una vera prevenzione del disagio giovanile nasca da un contesto ambientale sano che possa rappresentare un terreno fertile per la vitalità dei bambini e dei giovani. Per questo motivo da molti anni cerco di integrare il lavoro clinico con altri saperi in particolar modo con il mondo dell’arte e della cultura e l’ambiente naturale. Questo lavoro rientra in quanto previsto del Piano Nazionale Cronicità del Ministero della salute => https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2584_allegato.pdf e del Piano d’azione europeo per la salute mentale => https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2447_allegato.pdf che prevede “programmi universali e mirati di promozione della salute mentale nelle scuole, anche allo scopo di rilevare precocemente problemi emotivi nei bambini e intervenire contro il bullismo” e “favorire la promozione e la diffusione di programmi educativi obiettivi che affrontino temi quali la prevenzione dei suicidi, lo stigma e la discriminazione, la demenza il consumo di sostanze e alcol”.

PROGETTO LUDUS
Il progetto LUDUS è finalizzato a portare nelle scuole interventi di prevenzione del disagio giovanile e di promozione della salute a partire da un’azione verso gli adulti di riferimento: i genitori e gli insegnanti.
Il progetto LUDUS ha l’obiettivo di sostenere, motivare e formare genitori ed insegnanti ad un approccio relazionale con i ragazzi basato sulla lealtà, il rispetto reciproco e la correttezza delle informazioni con l’intento di promuovere la loro creatività e la loro consapevolezza.
Il progetto può essere modulato a seconda delle necessità e disponibilità del gruppo e può prevedere l’intervento integrato con altre realtà educative (teatro di comunità, enti di formazione artistica di ispirazione sociale, liberi professionisti) per interventi con i ragazzi.
Il progetto vuole fornire le basi per un lavoro strutturale e duraturo nel tempo.

Sportello di ascolto

ZEROGRADI
Il Piano d’Azione Europeo per ridurre il consumo dannoso di alcol 2012-2020 => https://www.epicentro.iss.it/alcol/PianoAzione2012-2020  sostiene che “non è possibile avere un’efficace sviluppo sociale che porti a migliori risorse umane e sociali e una migliore salute senza efficaci politiche sull’alcol, e non è possibile ridurre i danni legati all’alcol, senza migliori risorse umane e sociali e una migliore salute. Inoltre, adeguate risorse umane, sanitarie e sociali sono prerequisiti per la capacità di ripresa sociale necessaria a ridurre i futuri fattori di stress globali che incideranno sulla salute della Regione Europea in conseguenza, ad esempio, del cambiamento climatico”.
Facendo mie queste riflessioni, ritengo utile impostare il mio lavoro anche sul piano della prevenzione finalizzato a favorire la riduzione del consumo di alcol nella popolazione.
In particolar modo ritengo necessario un lavoro di prevenzione in fase prenatale e postnatale rispetto alle conseguenze dell’alcol sul feto e alle violenze domestiche legate al consumo di alcol in famiglia.
In questo senso penso sia utile un impegno nella prevenzione dei Disturbi Feto Alcolici legati al consumo di alcol in gravidanza. Questi disturbi rappresentano un grave problema sanitario purtroppo sottostimato come evidenziato dall’Istituto Superiore di Sanità  https://www.epicentro.iss.it/sorveglianza02anni. Il mio impegno si concretizza con la disponibilità a partecipare e promuove iniziative di pubblica informazione rivolte alla popolazione generale e a gruppi d’interesse come i medici di medicina generale, associazioni e istituzioni. Nel 2022 in collaborazione con il Consolato dell’Ecuador di Genova ho tenuto tre video-conferenze sul tema dell’alcol, dell’alcol e giovani e dell’alcol e gravidanza.

 

ZEROGRADI
Il Piano d’Azione Europeo per ridurre il consumo dannoso di alcol 2012-2020 => https://www.epicentro.iss.it/alcol/PianoAzione2012-2020  sostiene che “non è possibile avere un’efficace sviluppo sociale che porti a migliori risorse umane e sociali e una migliore salute senza efficaci politiche sull’alcol, e non è possibile ridurre i danni legati all’alcol, senza migliori risorse umane e sociali e una migliore salute. Inoltre, adeguate risorse umane, sanitarie e sociali sono prerequisiti per la capacità di ripresa sociale necessaria a ridurre i futuri fattori di stress globali che incideranno sulla salute della Regione Europea in conseguenza, ad esempio, del cambiamento climatico”.
Facendo mie queste riflessioni, ritengo utile impostare il mio lavoro anche sul piano della prevenzione finalizzato a favorire la riduzione del consumo di alcol nella popolazione.
In particolar modo ritengo necessario un lavoro di prevenzione in fase prenatale e postnatale rispetto alle conseguenze dell’alcol sul feto e alle violenze domestiche legate al consumo di alcol in famiglia.
In questo senso penso sia utile un impegno nella prevenzione dei Disturbi Feto Alcolici legati al consumo di alcol in gravidanza. Questi disturbi rappresentano un grave problema sanitario purtroppo sottostimato come evidenziato dall’Istituto Superiore di Sanità  https://www.epicentro.iss.it/sorveglianza02anni. Il mio impegno si concretizza con la disponibilità a partecipare e promuove iniziative di pubblica informazione rivolte alla popolazione generale e a gruppi d’interesse come i medici di medicina generale, associazioni e istituzioni. Nel 2022 in collaborazione con il Consolato dell’Ecuador di Genova ho tenuto tre video-conferenze sul tema dell’alcol, dell’alcol e giovani e dell’alcol e gravidanza.

 

HUMAN PARK
Progetto nato dalla sensibilità di due danzatrici e performer, Nuvola Vandini (www.architetturedicorpi.com) e Sara Parisi che hanno realizzato uno spettacolo di danza contemporanea interpretando il mondo della dipendenza. Un incontro casuale ha portato allo scambio di esperienze e alla volontà di collaborazione. L’obiettivo è quello di proporre un progetto che, integrando strumenti comunicativi diversi, riesca a trasmettere un messaggio efficace. Nasce così un evento in cui una danzatrice, Nuvola Vandini, realizza la sua performance artistica mentre io, come medico e psicoterapeuta, porto il mio contributo attraverso una lettura psicologica e scientifica di quanto realizzato in scena nell’obiettivo di esplicitare e rinforzare il messaggio artistico. Insieme interagiamo infine con il pubblico che diventa parte attiva del processo creativo.

DANZA SENSIBILE® IN COMUNITÁ TERAPEUTICA

La proposta di portare la Danza Sensibile® all’interno della Comunità Terapeutica Casa Arcobaleno di Luni e Ameglia nasce dalla conoscenza del lavoro terapeutico che viene svolto in queste strutture soprattutto in riferimento al tema della maternità e alla relazione madre-bambino in un contesto così complesso come quello della dipendenza patologica.

L’esperienza maturata fino ad oggi indica come questa iniziativa sia stata ben accolta e come le ospiti e le operatrici abbiano saputo vivere pienamente il senso di questo lavoro.

In questa fase si è lavorato esclusivamente sulle persone adulte ma in previsione si proporrà anche un lavoro più specifico coinvolgendo anche i figli.

DANZA SENSIBILE® IN COMUNITÁ TERAPEUTICA

La proposta di portare la Danza Sensibile® all’interno della Comunità Terapeutica Casa Arcobaleno di Luni e Ameglia nasce dalla conoscenza del lavoro terapeutico che viene svolto in queste strutture soprattutto in riferimento al tema della maternità e alla relazione madre-bambino in un contesto così complesso come quello della dipendenza patologica.

L’esperienza maturata fino ad oggi indica come questa iniziativa sia stata ben accolta e come le ospiti e le operatrici abbiano saputo vivere pienamente il senso di questo lavoro.

In questa fase si è lavorato esclusivamente sulle persone adulte ma in previsione si proporrà anche un lavoro più specifico coinvolgendo anche i figli.