DANZA SENSIBILE
La Danza Sensibile è un metodo somatico che lavora sul corpo attraverso il movimento consapevole; nasce negli anni ’80 dalle intuizioni di due osteopati francesi Jean Luis e Marie Dupuy e dal danzatore e coreografo Claude Coldy. Ha in sé un significato pedagogico e formativo che parte dal corpo e coinvolge la persona nel suo complesso, nelle sue relazioni e nel suo stare nel mondo.
La consapevolezza favorisce l’integrazione mente-corpo e la relazione con l’ambiente. Permette al soggetto di percepirsi in modo più autentico sia sul piano corporeo sia su quello psichico. E’ quindi un lavoro esperienziale nel senso che può essere vissuto solo attraverso l’esperienza.
Si lavora sul movimento attraverso pratiche codificate che racchiudono significati riconducibili alla filogenesi e all’ontogenesi degli esseri viventi.
Queste pratiche prevedono un’attenzione particolare al respiro, che rappresenta il movimento involontario primario alla base di ogni altro movimento.
Diversi pratiche vengono eseguite in coppia: ciò comporta l’entrare in contatto con l’altro. E’ l’occasione per conoscere chi ci sta accanto, assumersi la responsabilità del corpo altrui (che è a volte occhi chiusi). Si impara ad ascoltare maturando una nuova sensibilità (più fine) rispetto a ciò che l’altro comunica. Mentre si dona un “tocco” ci si osserva e si matura una nuova consapevolezza rispetto a se stessi e alle proprie emozioni. Diventa quindi possibile amplificare doti come il rispetto e le capacità di vivere in gruppo.
Altro elemento fondamentale è rappresentato dalla relazione tra l’essere e il mondo esterno, aspetto che viene sviluppato attraverso l’ascolto in tutte le sue forme, lo sguardo e l’esplorazione percettiva e sensoriale fine dell’ambiente. A tal proposito, il vivere queste pratiche in un ambiente naturale, come il mare per l’acqua e la sabbia, il bosco, la terra di un campo arato, rende queste pratiche particolarmente suggestive.